Scendono in campo le tanto attese API di Apple e Google per il tracciamento del virus in tutto il mondo. E saranno utilizzate anche in Italia per l’app di contact tracing, Immuni. Dopo l’annuncio del codice Open Source per la nuova app sviluppata da Bending Spoons, arriva la notizia dell’utilizzo delle API di Apple e Google soprattutto per dei problemi legati all’utilizzo del Bluetooth negli smartphone di casa Apple. Non assenti anche alcuni problemi nei sistemi Android.
La soluzione sviluppata da Apple e Google inoltre risulta molto più affidabile agli occhi di tutti riguardo la questione privacy. Apple ha quindi rilasciato la nuova beta di iOS 13.5. Tale versione contiene le API sviluppate in questo periodo. Questa decisione è stata presa soprattutto per permettere agli sviluppatori degli enti sanitari pubblici e a chi si occupa di sviluppo di app di contact tracing di testare le API prima del loro rilascio ufficiale.
Anche Google ha rilasciato una nuova beta di Google Play che include le API. Inoltre agli inizi di maggio, i due colossi dovrebbero rilasciare qualche informazione in più ed un codice d’esempio per far capire ai developer il loro funzionamento. Le API dovrebbero uscire ufficialmente a maggio, in modo da permettere quanto prima lo sviluppo delle app di contact tracing.
Il funzionamento è molto semplice ed ha come scopo quello di garantire l’anonimato ed il rispetto della privacy. Lo scopo finale è quello di inviare una notifica ad utenti che sono entrati in contatto con persone che sono risultate positive al coronavirus. Per farlo, l’app genera un ID anonimo per ogni utente. Grazie al Bluetooth utilizzato in modalita low energy, come rilevatore di prossimità, gli smartphone delle persone a breve distanza si scambieranno i codici ID generati.
Una volta che una persona che utilizza l’app si dichiarerà infetto, verranno rilasciate in cloud le informazioni relative a tutte le persone con cui è stato in contatto tramite l’app. Nel caso in cui si verifichi una corrispondenza tra due dispositivi, le persone interessate saranno avvisate dall’app e dovranno contattare le autorità sanitarie.
Come specificato da Apple nelle proprie linee guida ed informazioni riguardanti le API per il contact tracing, l’app non eseguirà più il tracciamento una volta disinstallata. Può essere disinstallata in qualsiasi momento ed Apple e Google potranno ritirare le API una volta che il loro uso non sarà più necessario.