Una vera minaccia quella fatta dagli attivisti di Anonymous contro il Presidente della Russia Vladimir Putin, seguita da attacchi diffusi e veicolata tramite un video diffuso su Twitter. Le parole sono chiare e non risparmiano critiche alle scelte del Presidente né all’assalto avvenuto in questi giorni a scapito dei cittadini dell’Ucraina. Una guerra cibernetica quella che si sta consumando nelle reti di tutto il mondo con lo scopo di indebolire la Russia e far arretrare l’invasione dei soldati.
Da qualche giorno il gruppo di cyber attivisti diffusi in tutto il mondo sta facendo una vera chiamata alle armi di hacker e talenti digitali per difendere i cittadini ucraini dall’oltraggio perpetrato dal Presidente della Russia. Già a partire da venerdì sono iniziati attacchi di tipo Denial of Service (DoS) nei confronti dei siti del Cremlino e delle forze armate russe. Ma non si sono arresi a questi primi attacchi, continuando a tessere una fitta rete contro il comando russo così da poter indebolire l’attacco.
Oggi, domenica 27 febbraio, è stato pubblicato un video su Twitter che accusa il Presidente della Russia e lo invita a ripensare alle azioni intraprese per evitare conseguenze pesanti sul piano cibernetico. Il video parla chiaramente di attacchi informatici che non si sono mai visti e di segreti che potrebbero essere finalmente resi pubblici. Inoltre, l’invito è esteso a tutti i soldati russi affinché mettano fine ai crimini di guerra che il presidente russo ha voluto.
Lo stesso governo ucraino ha chiesto supporto e si sta organizzando tramite varie piattaforme, tra cui Telegram, in cui vengono reclutati nuovi attivisti e vengono pubblicati i bersagli che saranno oggetto di attacchi informatici. L’ultimo obiettivo è stato l’oscuramento di siti governativi e media della Bielorussia che sta sostenendo l’attacco russo.
Gli attacchi sono iniziati hackerando la televisione russa per diffondere le immagini della guerra e poi con l’intercettazione delle conversazioni fra i militari russi. In seguito Anonymous ha suggerito ai cittadini ucraini come difendersi sul piano informatico, disattivando la geolocalizzazione sul cellulare usata per individuarli. Il canale di comunicazione preferenziale rimane Twitter, tramite il profilo dell’organizzazione, dove vengono postati i vari avanzamenti ottenuti.
Le ultimissime notizie pubblicate parlano della riuscita nell’accesso a un sito di controllo di un gasdotto russo e tutto viene tracciato grazie all’hashtag #OpRussia. Inoltre, circa due ore fa la rete interna delle ferrovie bielorusse è stata completamente messa fuori servizio. I sistemi di circolazione, pertanto, risultano inutilizzabili e verranno spenti al fine di creare quanti più disagi e complicazioni agli attaccanti.
Difficile prevedere quali saranno i prossimi passi di Anonymous ma noi di Close Up Engineering continueremo a monitorare le dichiarazioni dell’organizzazione. Il nostro auspicio è che il lavoro fatto da Anonymous possa contribuire a funzionare da deterrente e arrestare questa invasione di dimensioni quanto mai inaspettate.