Anchorman virtuale debutta nei TG cinesi

Arriva in Cina il primo presentatore virtuale basato su un'Intelligenza Artificiale che promette di aumentare la velocità e la qualità dei servizi giornalistici nel paese asiatico.

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Gli scenari alla Black Mirror diventeranno sempre più ricorrenti. Tempo fa parlavamo di un’applicazione che permetteva di recensire le persone, in questi giorni invece si parla molto di quello che ci ricorda l’ascesa politica di Waldo, il simpatico cartone animato, nella seconda stagione. Stiamo parlando del primo anchorman virtuale, ottenuto grazie all’Intelligenza Artificiale sviluppata dalla Xinhua News Agency, la principale agenzia di stampa ufficiale della Repubblica Popolare Cinese, in collaborazione con il motore di ricerca Sogou.com.

Presentato alla World Internet Conference di Wuzhen in due versioni, uno per il pubblico in lingua inglese e l’altro per quello locale, l’aspetto del presentatore virtuale è il risultato del campionamento di immagini ottenute registrando un anchorman umano. Grazie agli algoritmi dell’IA si possono modificare le espressioni del volto e il movimento delle labbra che si adattano al testo da leggere. Anche se la tecnologia usata non è nota, sappiamo che si basa su complessi algoritmi di deep learning per quanto riguarda la parte comunicativa, e sulla CGI per la ricostruzione del volto e del busto.

Potenzialità di questa tecnologia

“Sono un conduttore con intelligenza artificiale e questo è il mio primo giorno nell’agenzia Xinhua. Lavorerò instancabilmente per tenervi informati man mano che i testi verranno digitati nel mio sistema senza interruzioni. Non vedo l’ora di offrirvi un nuovo modo di seguire le notizie”, dice ai telespettaori il conduttore digitale nella versione in lingua inglesa. 

A un primo impatto visivo si potrebbe facilmente pensare che si tratti di un essere umano, maschio, sulla trentina d’anni, ma dopo un ascolto attento si può percepire quel suono metallico che caratterizza gli assistenti virtuali.

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Le possibili applicazioni sono numerose. Potremmo avere telegiornali che durino 24/24 ore e 7/7 giorni. Basterebbe dare in pasto le notizie all’Intelligenza Artificiale per avere delle informazioni veloci e in diretta.

C’è chi sostiene che potrebbe essere un modo per diffondere fake news, ma considerando che questo avviane già quotidianamente, tramite presentatori in carne e ossa, non è un pericolo da prendere in considerazione.

Ne abbiamo parlato anche su Close-up Engineering Daily Science Newspaper