Alluminio in cucina, ALLARME CNSA | Non utilizzare mai più questi fogli maledetti: ti avveleni giorno dopo giorno

Utilizzo di alluminio da cucina (Depositphotos foto)

Utilizzo di alluminio da cucina (Depositphotos foto) - www.systemscue.it

Quel materiale che usiamo ogni giorno ai fornelli… e che forse dovremmo evitare: ecco cosa comporta la carta stagnola.

In cucina ci si affeziona agli strumenti. Una padella, una teglia, un coltello – ognuno ha il suo compito. Ma quello che spesso ignoriamo è che non contano solo la forma o la praticità: anche i materiali con cui sono fatti possono fare la differenza. E non sempre in meglio.

C’è chi cucina “a occhio” e chi segue le ricette alla lettera, ma tutti – prima o poi – si trovano ad affrontare la stessa questione: quali materiali sono sicuri? L’acciaio inox, ad esempio, è tra i preferiti proprio perché è un ottimo conduttore e perché non rilascia sostanze nei cibi.

Diverso è il discorso per altri metalli, finiti al centro di discussioni accese. Il Teflon fa parlare per via dei PFAS, e l’alluminio… beh, l’alluminio è diventato un vero e proprio caso. Eppure continua a essere usato ovunque, anche in modi che – come vedremo – non sono proprio consigliabili.

Il fatto è che non basta seguire i consigli degli chef su cotture e abbinamenti. Oggi ci sono anche le indicazioni dei chimici, dei medici, e delle autorità sanitarie. E la carta stagnola non ne esce proprio benissimo.

Quando la stagnola non è innocua: cosa dice il CNSA

Il Ministero della Salute ha diffuso delle raccomandazioni chiare attraverso il CNSA (Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare), che ha pubblicato il parere n. 19 del 3 maggio 2017. In quel documento si legge che l’alluminio può migrare nei cibi, cioè passare dal foglio alla pietanza.

Questa migrazione diventa più probabile quando il cibo è sottoposto a alte temperature, come durante la cottura in forno o sulla brace. Studi citati nel rapporto mostrano che alimenti cotti avvolti nella stagnola presentano concentrazioni di alluminio aumentate. E non finisce qui: anche la natura del cibo influisce.

Carta stagnola (Depositphotos foto)
Carta stagnola (Depositphotos foto) – www.systemscue.it

Dove l’alluminio fa più danni

Il rischio di contaminazione cresce in presenza di alimenti acidi – tipo quelli che contengono acido citrico, come il limone – o alimenti salati, come i pomodori, le acciughe o i salumi. Sono proprio queste sostanze a favorire il rilascio delle particelle di metallo dal foglio.

Anche il tempo di contatto è un fattore cruciale: più a lungo il cibo resta a contatto con l’alluminio, più cresce la possibilità che venga contaminato. È per questo che il CNSA invita a evitare la stagnola per panini con ingredienti “aggressivi” lasciati avvolti per ore. Meglio scegliere materiali alternativi come la carta da forno. Alcune aziende usano l’alluminio anodizzato, che ha uno strato protettivo, ma nel dubbio… meglio prevenire.