ALLARME Alexa Appena lanciato | Occhio a dove lo metti in casa: ti aprono in due il conto corrente

Attenzione a dove posizioni Alexa in casa: un errore potrebbe mettere a rischio privacy, sicurezza e persino i tuoi dati bancari.

Gli assistenti vocali sono ormai parte della nostra vita quotidiana. Con un semplice comando, accendiamo le luci, mettiamo la musica o ordiniamo la cena. Comodo, no? Ma c’è un dettaglio che spesso trascuriamo: questi dispositivi non si limitano ad ascoltare solo quando vogliamo noi. E soprattutto, non sempre sono posizionati nel punto giusto della casa.

Le aziende assicurano che Alexa, Google Home & co. sono sicuri, ma gli esperti di cybersecurity non sono così tranquilli. Anzi, dicono che in certe condizioni questi dispositivi possono diventare delle vere e proprie porte aperte per gli hacker. E tutto dipende da dove vengono messi. Se finisce nel posto sbagliato, il rischio non è solo che qualcuno senta le nostre conversazioni, ma che possa anche manipolare il nostro assistente vocale a distanza.

Magari sembra fantascienza, ma in realtà è una minaccia concreta. Studi recenti hanno dimostrato che esistono tecniche in grado di inviare comandi agli assistenti vocali senza bisogno di pronunciare una parola. Sì, hai capito bene: senza parlare. E se un malintenzionato riesce a far eseguire ad Alexa certe operazioni, i danni possono essere ben più gravi di un brano musicale partito per errore.

Immagina che il tuo dispositivo sia collegato a metodi di pagamento, sistemi di domotica o, peggio ancora, alla serratura smart della porta di casa. In pratica, se qualcuno trova il modo di comunicare con Alexa a tua insaputa, potrebbe fare danni enormi. Ecco perché gli esperti avvertono: occhio a dove lo posizioni.

Il rischio degli attacchi informatici

Alcuni scienziati delle università di Tokyo e del Michigan hanno condotto uno studio che sembra uscito da un film di spionaggio. Hanno scoperto che gli assistenti vocali non rispondono solo alla voce, ma anche alla luce. Già, basta un fascio laser ben calibrato per “parlare” con questi dispositivi e impartire ordini a distanza. Questa tecnica, chiamata “light commands“, ha permesso ai ricercatori di attivare un Google Home da oltre 70 metri di distanza.

Ora, pensa a cosa potrebbe fare un hacker con questo trucco. Se il tuo Alexa è visibile da una finestra, qualcuno potrebbe teoricamente ordinargli di aprire la porta di casa o, peggio ancora, effettuare un pagamento. Non ci sono suoni, non ci sono segnali d’allarme. Solo un fascio di luce invisibile, puntato da lontano. E il bello (anzi, il brutto) è che Alexa, se collegato a certi servizi, può davvero gestire transazioni finanziarie. Alcune impostazioni permettono di inviare denaro con semplici comandi vocali. E indovina un po’? Se un hacker riesce a fargli credere di essere il proprietario, potrebbe svuotare il conto in pochi istanti. Quindi, dove non andrebbe mai posizionato?

Dove NON posizionare Alexa in casa

Gli esperti sono abbastanza chiari: Alexa non dovrebbe stare in camera da letto né in bagno. Motivo? Questi sono i luoghi più privati della casa e non è il massimo avere un microfono sempre in ascolto proprio lì. Ma c’è di più: tenerlo vicino a finestre o vetrate aumenta il rischio che qualcuno possa sfruttare la tecnica dei “light commands“. La dottoressa Hannah Fry, esperta di privacy dell’University College London, ha detto che dovremmo tutti riflettere meglio su quanto controllo lasciamo a questi dispositivi.

Anche perché, una volta attivati, continuano a registrare per qualche secondo in più. Amazon, ovviamente, ha rassicurato tutti: dicono che Alexa registra solo dopo aver sentito il comando di attivazione. Sarà, ma nel dubbio, meglio evitare di metterlo in punti strategici. Il consiglio? Se proprio lo vuoi in casa, mettilo in una zona comune, come il soggiorno o la cucina, lontano da finestre e da accessi esterni. Ah, e magari ricorda di abbassare le persiane di notte… non si sa mai.