50 anni fa un uomo faceva un piccolo passo, ma con lui l’intera umanità ne faceva uno molto più grande. La NASA vuole riprovarci, ma questa volta per restare, e Aitken le darà una mano.
Il supercomputer nuovo di zecca e prodotto da HPE (Hewlett Packard Enterprise) sarà utilizzato nelle future missioni lunari presso l’Ames Research Center (a Mountain View, California), ed è il primo modulo di 16 che daranno vita al data center più potente al mondo.
Parliamo di 3.69 petaFLOPS e 221TB di memoria, con 46.080 core. Con un totale di 1152 nodi, ognuno dei quali con 2 CPU da 20 core, Aitken sarà a disposizione di 1500 tra scienziati e ingegneri del centro. I processori utilizzati sono gli Intel Xeon, mentre per la gestione dei dati il supercomputer utilizza Mellanox InfiniBand.
Ma Aitken è anche ECO-friendly: basandosi sul concept utilizzato per Electra, supercomputer operativo dal 2016, il sistema di raffreddamento consiste in un sistema di ventilazione ed evaporazione che sfrutta l’aria esterna, combinato con un sistema idrico che, facendo circolare l’acqua, eliminerà il calore generato. Questo metodo, nel 2018, ha permesso di risparmiare 2 milioni di kw/ora di energia e più di 11 milioni di litri d’acqua.
Il computer è stato battezzato in onore dell’astronomo Robert Grant Aitken, che ha contribuito significativamente allo studio delle stelle doppie, ovvero qui sistemi binari di stelle che orbitano intorno al loro centro di massa comune.
Aitken si occuperà di diverse cose, tra le quali lo sviluppo di quadcopter e lo studio dei fenomeni solari. La priorità va però all’ambizioso progetto Artemis, annunciato lo scorso Maggio dalla NASA. Esso ha in progetto non solo di riportare l’uomo sulla Luna entro il 2024, ma anche di rimanerci. L’obiettivo è infatti quello di portare avanti delle esplorazioni continuative con l’ottica di, in un futuro neanche troppo lontano, essere in grado di costruire basi o piccoli villaggi.
Per rendere possibile tutto ciò Aitken andrà a supporto dei ricercatori, occupandosi di modellare e simulare le operazioni di entrata in atmosfera, discesa e atterraggio. L’obiettivo della NASA è quello di atterrare nella regione del Polo Sud lunare, mandando un uomo e, per la prima volta, una donna a compiere la missione.