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Addio a Charles Geschke, padre di Adobe e del PDF

Dopo il 2020 che si è portato via alcuni dei grandi nomi della tecnologia, anche il 2021 ci regala delle brutte notizie. È infatti di qualche ora fa l’annuncio della morte di Charles Geschke, fondatore di Adobe e creatore del formato PDF. Tra i grandi nomi della tecnologicamente prospera Silicon Valley, anche se meno conosciuto di altri, l’imprenditore ci ha lasciati a 81 anni.

Charles Geschke: addio al fondatore di Adobe e del PDF

La notizia della morte di Geschke è di qualche ora fa, sebbene la sua morte risale al 16 Aprile. Co-fondatore di Adobe insieme a John Warnock, l’uomo rimarrà tra i nomi più importanti dell’innovazione tecnologica, avendo rivoluzionato la comunicazione dei dati tra le persone. Il formato PDF è alla base del Wysiwyg, “What you see is what you get”, concetto fondamentale dell’informatica per il quale ciò che l’utente vede sullo schermo è ciò che otterrà con l’elaborazione grafica.

È una grossa perdita per tutta la community di Adobe e l’industria tecnologica, per la quale Charles è stato una guida e un eroe per decenni.

Shantanu Narayen, CEO di Adobe

Geschke fondò Adobe Systems nel garage di Warnock nel 1982, come il cliché dell’informatica vuole. Il nome della società deriva dal fiume Adobe che scorreva proprio dietro la casa del suo socio. I due svilupparono PostScript, un page description language che permetteva agli utenti di “comporre” documenti sullo schermo e vedere l’esatto risultato di stampa durante l’operazione. PostScript è considerato l’antenato del più famoso formato PDF, la cui paternità è di Adobe Systems e in gran parte di Geschke, principale contributore degli sviluppi. Sebbene il PDF non sia un linguaggio di programmazione come il PostScript, l’uno viene considerato come la naturale evoluzione dell’altro, essendo il formato .pdf nient’altro che un file PostScript già interpretato.

Il logo di Adobe, la celebre società fondata da Geschke e Warnock.

Geschke divenne CEO dell’azienda nel 1986 e lo rimase fino al 1994. L’uomo contribuì allo sviluppo di molte tecnologie e applicazioni, come Photoshop, Illustrator e PageMaker, oltre al celebre Acrobat Reader per la lettura e stampa dei documenti PDF. L’enorme fama che guadagnò tra gli anni ’80 e ’90 gli costò un rapimento, al quale fortunatamente sopravvisse senza alcuna ripercussione grave. Nel 1992, nel pieno degli affari di Adobe Systems, Geschke venne avvicinato da due uomini armati nel parcheggio dell’azienda. I rapitori chiesero un riscatto di 650 mila dollari, che però non incassarono in quanto l’FBI riuscì a individuare i due e farsi condurre dall’ostaggio, liberandolo.

Dopo Russel Kirsch, Larry Tesler e John Conway, ci ritroviamo di nuovo a salutare una delle figure storiche dell’informatica. Tra i riconoscimenti più famosi ricevuti da Geschke ricordiamo il Computer Enterpreneur Award della IEEE, la medaglia nazionale della Tecnologia e Innovazione consegnatagli dal presidente Barack Obama e il premio Marconi.

Adobe e il formato PDF

I file PDF sono alla base della comunicazione e dello scambio di informazioni telematiche. Il formato è considerato il più importante al mondo e standard globale per la condivisione di dati. Il PDF supporta la quasi totalità dei font, layout e immagini, e i file possono ormai essere letti da ogni dispositivo e interpretati da ogni stampante. Il fatto che tutto ciò venga dato per scontato e considerato standard sottolinea quanto l’invenzione di Geschke sia stata rivoluzionaria.

Charles Geschke insieme a Steve Jobs. I computer Apple furono i primi a utilizzare PostScript. Fonte: Fotografia.it

Quasi tutti i formati di file possono essere convertiti in PDF, così da essere condivisi più facilmente tra dispositivi diversi. Il pregio più importante di questo formato è chiaramente la portabilità quasi universale e la facilità di realizzazione, ma non è l’unico. Il PDF offre la possibilità di rendere sicuro il contenuto del file, aggiungendo ad esempio un livello di controllo di accesso tramite password. I file .pdf supportano inotlre la firma digitale per validare i documenti, ormai largamente utilizzata. L’e-signing, infatti, ha ormai sostituito quasi del tutto la procedura di stampa e firma di documenti, rendendola inoltre più sicura della firma cartacea.

Published by
Marina Londei