Acquista un PC usato ma appena lo accende scopre la sua storia oscura | L’inquietante vicenda dietro a un MacBook Air
Comprare un computer usato può riservare interessanti sorprese, come è successo a un uomo che ha rivelato oscuri segreti dal pc.
Acquistare un computer usato è una pratica sempre più comune. Per molte persone, è una soluzione ideale per ottenere dispositivi performanti a un costo ridotto. Che si tratti di un acquisto da un negozio specializzato in prodotti ricondizionati o da un venditore privato, i vantaggi economici sono indiscutibili. Tuttavia, ci sono aspetti cruciali da considerare, soprattutto quando si tratta della gestione dei dati personali.
Quando un dispositivo elettronico cambia proprietario, non si passa solo l’hardware: esiste sempre il rischio che informazioni sensibili rimangano accessibili al nuovo proprietario. Anche se sembra che tutto sia stato cancellato, i dati possono spesso essere recuperati tramite software specifici. Per questo motivo, è fondamentale che il precedente possessore del dispositivo si assicuri di eliminare tutti i file dal disco rigido prima di cederlo.
Non è solo una questione di sicurezza per chi vende, ma anche per chi acquista. Un computer usato, infatti, potrebbe contenere dati del vecchio proprietario, come documenti, foto, o addirittura informazioni di accesso a servizi online. Per evitare spiacevoli situazioni, gli esperti raccomandano di ripristinare l’intero sistema alle impostazioni di fabbrica o, meglio ancora, utilizzare software specializzati per una cancellazione definitiva dei dati.
Le operazioni di ripristino e cancellazione dei dati sono eseguite, di solito, dai negozi che si occupano della vendita di prodotti di seconda mano. Ma in transazioni tra privati, queste procedure vengono spesso trascurate. Molti non pensano ai rischi legati alla privacy e alla sicurezza informatica, lasciando in mano agli acquirenti potenziali strumenti per accedere alle loro vecchie informazioni.
Rischi di acquistare un computer usato senza controllo
Quando si acquista un computer di seconda mano senza le adeguate verifiche, si può scoprire molto di più del semplice dispositivo. Un utente, ad esempio, ha recentemente condiviso su un social media la sua esperienza, dove ha scoperto ricerche personali inquietanti fatte dal precedente proprietario del computer. Tra queste, spiccava una domanda che riguardava come scoprire se la polizia lo stesse cercando.
L’acquirente, sorpreso da ciò che ha trovato, ha condiviso uno screenshot del computer, rivelando alcune delle ricerche salvate dal venditore. Tra queste, vi erano ricerche legate a commissioni di polizia e voli, il che ha fatto sorgere sospetti sulla situazione legale del precedente proprietario.
Cancellare i dati per proteggere la privacy
Dopo questa scoperta, l’utente ha preso una decisione responsabile: ha cancellato il disco rigido e riportato il sistema alle impostazioni di fabbrica. Questo gesto, sebbene effettuato solo dopo aver esaminato il contenuto, ha permesso di evitare potenziali violazioni della privacy e utilizzi scorretti dei dati. Questo episodio mette in luce l’importanza di proteggere le informazioni quando si vende un computer usato.
Dopo aver riportato il computer allo stato originale, l’acquirente ha potuto utilizzarlo in modo sicuro, senza più preoccuparsi delle informazioni del precedente proprietario. Questo episodio serve da promemoria: sia i venditori che gli acquirenti di dispositivi usati devono prestare attenzione alla sicurezza dei dati, garantendo che ogni passaggio sia eseguito correttamente per evitare spiacevoli sorprese.