“Abbiamo ricevuto il suo curriculum”: inizia così la nuova frode in cui è facilissimo cascare | Metti giù e avvisa la polizia postale
“Abbiamo ricevuto il suo curriculum”: così parte la nuova truffa telefonica che inganna migliaia di utenti. Avvisa subito la polizia.
Negli ultimi anni, le truffe telefoniche sono diventate sempre più comuni, con criminali che sfruttano nuove tecnologie e strategie per ingannare le persone. Il fenomeno non riguarda solo gli anziani, ma colpisce anche giovani adulti e persone attivamente alla ricerca di lavoro. La crescente dipendenza dai dispositivi mobili e dalle piattaforme digitali, come WhatsApp o LinkedIn, ha ampliato le opportunità per i truffatori di colpire in modo sempre più sofisticato, sfruttando vulnerabilità emotive e psicologiche delle vittime.
Uno degli schemi più diffusi in Spagna è la truffa legata alla ricerca di lavoro, dove i truffatori si spacciano per aziende o piattaforme di selezione del personale, come InfoJobs o Indeed. I malintenzionati chiamano o inviano messaggi affermando che il curriculum della vittima è stato selezionato, generando così speranza e fiducia. Una volta stabilito il contatto, chiedono alle vittime di fornire dati personali o di scaricare file contenenti presunte condizioni lavorative, che in realtà possono nascondere malware o tentativi di frode.
Le truffe telefoniche, inoltre, sfruttano tecniche avanzate di phishing, che mirano a rubare dati sensibili come numeri di carte di credito o credenziali bancarie. Le vittime, spesso confuse dalla professionalità apparente del messaggio o della telefonata, forniscono involontariamente informazioni che i truffatori utilizzano per svuotare i conti o compiere altre frodi finanziarie. Questa truffa è particolarmente insidiosa perché utilizza il desiderio legittimo di molte persone di migliorare la propria situazione lavorativa, facendo leva su uno dei loro bisogni primari.
Le telefonate automatiche rappresentano un’altra variante del problema. Gli utenti riferiscono di ricevere chiamate da numeri sconosciuti, dove una voce preregistrata li informa di aver ottenuto un’opportunità lavorativa o di aver vinto premi. Questo tipo di truffa è difficile da individuare per molti, soprattutto per le persone meno abituate a gestire le tecnologie digitali, come gli anziani, che possono essere più facilmente indotti a rispondere.
Le truffe legate alla ricerca di lavoro
Uno degli schemi più comuni legati alle truffe telefoniche è quello che coinvolge i candidati alla ricerca di un impiego. I truffatori contattano le vittime fingendo di essere rappresentanti di aziende o agenzie di lavoro, affermando che il loro curriculum è stato selezionato per una posizione. Le vittime, sperando di ottenere un lavoro, vengono invitate a inviare informazioni sensibili o a scaricare documenti fraudolenti tramite WhatsApp o email. Questi documenti possono contenere malware, capaci di infettare il dispositivo della vittima e accedere a dati personali, come numeri di conto corrente o password.
In altri casi, ai candidati viene richiesto di fornire dettagli bancari con la scusa di effettuare depositi per spese di formazione o documentazione. Una volta ottenuti questi dati, i truffatori possono svuotare i conti delle vittime o utilizzare le loro informazioni per commettere ulteriori frodi. Per le persone che stanno cercando urgentemente un impiego, questi schemi possono sembrare credibili, specialmente quando i truffatori riescono a replicare il linguaggio e l’aspetto professionale delle vere aziende.
Come proteggersi dalle truffe telefoniche
È fondamentale rimanere vigili e diffidenti nei confronti di chiamate o messaggi sospetti, specialmente quando si richiedono dati personali o bancari. Le autorità consigliano di non fornire informazioni sensibili tramite telefono o messaggi e di verificare sempre l’autenticità delle offerte di lavoro o delle comunicazioni ricevute. Un modo efficace per proteggersi è contattare direttamente l’azienda o l’agenzia che afferma di aver inviato la richiesta, utilizzando i numeri di telefono o gli indirizzi email ufficiali presenti sui loro siti web.
Inoltre, è importante evitare di cliccare su link o scaricare file da fonti non verificate, soprattutto se arrivano tramite canali non ufficiali come WhatsApp o messaggi di testo. Installare software di sicurezza sui propri dispositivi, mantenere aggiornati i sistemi operativi e attivare le funzioni di autenticazione a due fattori per proteggere le informazioni sensibili può contribuire ulteriormente a ridurre il rischio di cadere vittima di truffe telefoniche. Anche segnalare le truffe alle autorità competenti è essenziale per proteggere se stessi e gli altri.