2500€ direttamente sul conto delle mamme Italiane | Con questa domandina i Comuni te li accreditano ogni mese

Tanti soldi accreditati alle mamme (Canva) - systemscue.it
Se hai deciso di avere un figlio, sappi che lo Stato ti erogherà dei sussidi molto importanti. Quindi, forse, potresti approfittarne.
Negli ultimi anni, si è registrato un netto calo delle nascite: fenomeno il quale interessa, poi, non solo l’Italia, bensì gran parte dei Paesi sviluppati. E le ragioni di questa tendenza son, di fondo, molteplici, andandosi a intrecciare con fattori economici, sociali e culturali.
Uno dei principali ostacoli è l’instabilità lavorativa e abitativa. Per cui i giovani faticano a ottenere contratti stabili, e a trovare case accessibili: elementi che frenano, difatti, la possibilità di costruire una famiglia.
Anche i cambiamenti nei modelli di vita e nei valori, hanno un ruolo importante. Crescendo il desiderio di realizzazione personale, di libertà e di esperienze, prima di impegnarsi in un progetto genitoriale. Spesso rimandato fino a diventare, purtroppo, biologicamente difficile.
Infine, il carico mentale e organizzativo della genitorialità, continua a gravare soprattutto sulle donne, scoraggiando dunque, molte coppie. Dal momento che, la mancanza di politiche efficaci a sostegno della famiglia, non contribuisce che ad alimentare il problema.
Nuovi importi INPS, per il 2025
Con la circolare n. 72 del 2 aprile 2025, l’INPS ha aggiornato gli importi per il calcolo delle indennità di malattia, maternità, paternità e tubercolosi, adeguandoli alla variazione dell’indice ISTAT, relativo ai prezzi al consumo. Le novità in questione, riguardano lavoratori dipendenti, autonomi, agricoli e pescatori, con aggiornamenti anche per prestazioni minori, come gli assegni di maternità per lavori atipici.
Per il 2025, gli importi giornalieri sono: 57,32 euro, per dipendenti, artigiani e commercianti; 50,99 euro, per lavoratori agricoli, coltivatori diretti, coloni e mezzadri; e 31,85 euro, per pescatori autonomi. Per colf e badanti, l’indennità varia, invece, in base alla retribuzione oraria: ovvero, da 6,11 euro, fino a 11,54 euro.

Assegni di maternità: importi e requisiti
In altre parole, gli assegni comunali e statali per maternità, restano perciò confermati. L’importo comunale è di 2.037 euro (407,40 euro al mese), mentre quello statale, di 2.508,04 euro, una tantum. E i requisiti, includono l’avere un ISEE sotto ai 20.382,90 euro, esattamente per l’assegno comunale, e i contratti precari (come, magari, quello statale). Essendo i due sostegni, in ogni caso non cumulabili.
Per usufruire del congedo parentale retribuito al 30%, nel 2025 il reddito individuale non deve superare i 19.610,50 euro: una soglia corrispondente, nello specifico, a 2,5 volte il trattamento minimo pensionistico (di 7.844,20 euro).