Il nuovo robot NEO Beta

Il nuovo robot NEO Beta (1X Foto) - www.systemcue.it

NEO Beta assicura di diventare il maggiordomo robot del prossimo futuro. Realizzato da 1X – società hi-tech presente a San Francisco e in Norvegia – la societò si è specializzata prima nei torchi automatici e nei robot per l’uso aziendale. Con l’androide per i lavori domestici annunciato lo scorso 30 agosto l’azienda segna un passo in avanti, promettendo di rivoluzionare il modo di vivere in casa con il nuovo NEO Beta.

Il robot collaboratore domestico

NEO Beta promette di aiutare in casa, almeno nei compiti più semplici. Il robot ha un peso di 30 chili e ha un rivestimento in tessuto. Così l’azienda internazionale convince sull’utilizzo sicuro in casa dell’androide, anche in presenza di bambini o di animali domestici. Il robot riesce ad assolvere a compiti semplici, ma comunque dove l’essere umano perde tempo, come riempire e svutoare una lavastoviglie, oppure prendere degli ingreedienti quando si fa una torta. Dalle immagini che provengono dalla sperimentazione di 1X, NEO Beta sarebbe in grado anche di piegare il bucato. L’altezza di 1,67 metri rende il nuovo robot più vicino alle esigenze domestiche, diventando una figura di supporto per chi ha scarsa mobilità, pur non essendo un robot di compagnia vero e proprio.

NEO Beta
NEO Beta (1X Foto) – www.systemcue.it

L’androide può trasportare fino a 20 chili di peso e riesce a muoversi dalle 2 alle 4 ore dopo la ricarica. L’azienda assicura che un operatore umano da remoto può resettare il robot in caso di malfunzionamenti. L’utilizzo di un rivestimento in tessuto – come se fosse una persona vestita da robot – non renderebbe psicologicamente la stessa idea di un robot in metallo, come spiega la recensione di CNET in merito. Questo rivestimento è anche una formula di sicurezza in più, perché permette di non tenere fili e tecnologie scoperte, mettendo potenzialmente a rischio chi sta intorno.

Il precedente di NEO Beta, Eve

1X non è nuova a queste sperimentazioni, anzi. Precedentemente a NEO Beta era apparso sul mercato Eve. Anche in questo caso si parlava di un robot con rivestimento in tessuto, ma questo modello era più alto e più pesante di NEO Beta. Mentre l’ultimo modello si muove con le sue gambe, Eve è dotato di ruote sottostanti. Un altro punto in comune è che entrambi sfruttano l’intelligenza artificiale per interagire con l’essere umano. Infatti, sarebbe impossibile altrimenti dare degli ordini al robot o fargli capire di cosa abbiamo bisogno.

Su di Eve l’azienda non ha mancato di postare video con diversi esperimenti, per capire il livello di autonomia del robot e come gestire il tutto in casa. Invece, per quanto riguarda NEO Beta, la fase sperimentale andrà avanti per circa un anno, in seguito al quale il robot potrebbe essere messo in commercio.

Il robot domestico nell’immaginario collettivo

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Un esempio di robot fatto con i Lego (Pixabay Foto) – www.systemcue.it

Nell’immaginario collettivo avere un robot domestico in casa non è poi così strampalata come idea. Il merito è anche della vasta letteratura in merito, tra libri, film e serie TV. In principio era Caterina con Alberto Sordi, dove il robot domestica mandava via tutte le donne con cui l’attore cercava di fidanzarsi. Poi gli androidi sono diventati un personaggio fisso della fantascienza anche non domestica, ma in ambito militare, soprattutto su Star Wars. Infine, ci sono le trasposizioni cinematografiche del Ciclo dei robot di Asimov. Il più noto è sicuramente Io, robot, che inizia proprio con un robot domestico.